About Me

Nadia Neri nasce ad Orvieto nel Gennaio del 1993.

Frequenta il Liceo Artistico nell’omonima cittadina, iscrivendosi all’indirizzo di “Beni Culturali”.

Vive tra Montecchio (paese natale) e Firenze dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti laureandosi in Pittura e partecipando a workshop, rassegne, mostre e concorsi. Prosegue gli studi al biennio di “Scultura e Nuovi Linguaggi Espressivi” portando avanti discipline laboratoriali dove i lavori manifestano la necessità di mettere in atto uno scambio e una condivisione concreta in merito al rapporto che si crea tra artista e spazio circostante, in cui il punto focale del lavoro risulta essere: la relazione, il processo ovvero tutti quegli elementi che legandosi insieme portano al compimento di un lavoro, frutto di scambi veri e diretti. Il tema riguardante la condizione identitaria, il rapporto che vi è tra l’opera o meglio tra il processo artistico e l’ambiente circostante, come e quanto un’opera possa raccontarsi all’interno di specifici contesti sono tutti aspetti che vengono mescolati e riproposti nelle opere, spesso partendo da una ricognizione che riguarda la sfera intima e pesonale, la quale è ritenuta un punto di partenza imprescindibile sul quale edificare i vari lavori.

" L'arte dovrebbe esser vista come un lavoro comune in grado di apportare trasformazioni concrete nella società.
L'arte relazionale è sempre stata fattore di partecipazione sociale e fondatrice di dialogo; ecco quindi che appare non come una soluzione ma come una possibilità di creare spazi liberi, di generare un ritmo che si oppone a quello quotidiano, di favorire un commercio inter-personale che porti le persone ad essere partecipi e per farlo, bisognerebbe forse, prestare attenzione al territorio, perché è vero che spesso le risorse ed i saperi che un posto mette a disposizione possono risultare restrittivi ma è anche vero che a volte non ci si impegna per cambiare questo stato di cose, accettandole o meglio, non accettandole, per come sono"

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